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Architetture mitteleuropee con influssi sul territorio delle Tre Venezie

Fin dal 1860, l’architettura austriaca è soggetta a un profondo rinnovamento, sotto la spinta dello sviluppo delle nuove tecniche costruttive e della pianificazione della metropoli moderna. L’influenza della scuola di architettura di Otto Wagner, con i suoi allievi provenienti da diverse etnie dell’impero, inciderà sullo sviluppo dell’architettura moderna in moltissimi paesi dell’Europa centrale e orientale. Gli allievi di Wagner che daranno vita alla Sezession (Josef Hoffman, Josef Olbrich, Koloman Moser) costituiranno l’avanguardia dell’Art Nouveau internazionale all’inizio del Novecento. Vienna è anche influente per la sua capacità di rinnovarsi e per la forza polemica della teoria dell’architettura qui elaborata. Gli scritti e le opere di Adolf Loos, la sua critica dell’ornamento, saranno alla base dello sviluppo di un linguaggio astratto che influirà sul Modernismo degli anni Trenta. Nel nord Italia, l’influenza viennese è presente nei territori dell’impero (Trieste e Gorizia) nell’opera di architetti-urbanisti come Max Fabiani, Giorgio Zaninovich e Umberto Fonda nonché nel lavoro dell’ingegnere Dante Fornasir che pianifica il Villaggio Operaio di Panzano per i cantieri Navali Cosulich. In Friuli, influenze viennesi sii mescoleranno al linguaggio storicista nei lavori di Raimondo D’Aronco, Provino Valle, Ettore Gilberti e Cesare Miani. A Venezia le preziosità materiali della Sezession incontrano la decorazione Liberty nel lavoro di Giuseppe e Duilio Torres. Questa ricca rete di influenze costruirà una sorta di archeologia multiculturale del linguaggio architettonico moderno che mostra, ancora oggi, come la contemporaneità sappia dialogare con la storia e i contesti esistenti, sapendosi integrare con loro.

 

Boris Podrecca

Boris Podrecca, nato a Belgrado nel 1940, è cresciuto a Trieste, ha studiato architettura al Politecnico e all’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove si è laureato con Roland Rainer. È stato professore a contratto a Losanna, Parigi, Venezia, Philadelphia, Londra, Harvard-Cambridge/Boston e Vienna.

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Boris Podrecca

Dal 1988 è professore ordinario e direttore dell’Istituto di progettazione architettonica e teoria dello spazio all’Università di Stoccarda. È stato nominato dottore honoris causa dall'Università di Maribor e dall'Università di Belgrado, Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese, Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia, membro onorario di varie Accademie di Scienze, membro onorario del Bund Deutscher Architekten.

Il suo studio, fondato nel 1986 a Vienna, opera per l'integrazione del progetto urbano e architettonico, con particolare attenzione alla sistematizzazione di tutta la contestualità urbana, la connessione tra architettura e paesaggio e la formulazione di volumi e materialità. Grazie a questa strategia dialogica, con particolare attenzione alle diversità ambientali e culturali dei diversi siti, l’atelier ha realizzato una grande varietà di edifici e spazi pubblici in diversi paesi europei e a Shanghai, in Cina.

Un altro campo di attività è la progettazione di mostre come quella su Joze Plecnik al Centre Pompidou di Parigi e nei Musées Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles, quella di Friedrich Kiesler a New York e quella Strauss Epoque  Pechino e Hong Kong, nonché quella sulla riunificazione tedesca nel DHM a Berlino.