titolo conferenza:

Buddhismo: Via di autoconoscenza e di liberazione

(Ciclo di Storia delle Religioni)

L’incontro si terrà in modalità telematica sulla piattaforma zoom al seguente indirizzo:

https://us02web.zoom.us/j/85855272552?pwd=c3VnTGhDbnM4UmMyTllUNFVzSmhYQT09

ID riunione: 858 5527 2552 Passcode: 533095

e sarà consultabile anche sul canale youtube dell’associazione

 

Il Buddhismo ha origine in India nel VI secolo a.C. Ispirato dall’insegnamento di un asceta, Siddhārtha Śākyamuni, si creò un movimento di rinnovamento religioso che metteva radicalmente in discussione la fede nella rivelazione dei Veda, le pratiche sacrificali, il potere sacerdotale della casta dei brahmani. Quella che all’inizio era una corrente minoritaria e deviante riuscì a interpretare così a fondo il nuovo discorso culturale tanto da divenire, nell’arco di alcuni secoli, una tradizione spirituale dominante in India. Nel corso dei 2500 anni della sua storia, il Buddhismo si è diffuso in tutte le culture dell’Asia Orientale e dell’Occidente, proponendosi sempre come una “Via”, un cammino spirituale verso la verità, da scoprire dentro di sé, in modo libero e antidogmatico, attraverso la propria personale ricerca interiore. Il mondo buddhista è stato caratterizzato da diverse scuole di pensiero e di pratiche meditative. E’ stata una lunga evoluzione che ha portato dalla solitaria ricerca di perfezione dei rinuncianti allo slancio universalistico dei bodhisattva, ispirati dagli ideali della sapienza e della compassione, fino alle inquietanti verità iniziatiche dell’esoterismo tantrico e alla sofisticata, ironica sapienza dei maestri Zen. Oggi il Buddhismo parla anche alla società occidentale ed è fonte di una profonda ispirazione religiosa. Ma anche le nuove scuole di pensiero si sono sempre ispirate alla figura paradigmatica del fondatore, il Buddha, l’Illuminato, e hanno continuato a scavare, con originalità e con grande libertà di pensiero, quella primigenia visione di salvezza — la coscienza del dolore dell’esistere, il distacco dalle illusioni e l’illuminazione — che lui aveva insegnato. In questa conferenza, Massimo Raveri propone una riflessione proprio sul quel messaggio fondante di salvezza, espresso nelle “Quattro Nobili Verità” che il Buddha enunciò nella sua prima predicazione, il “Discorso di Benares”, come il fulcro della sua esperienza di risveglio interiore e di liberazione.

Massimo Raveri

Massimo Raveri è professore già ordinario di Religioni e Filosofie dell’Asia Orientale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Antropologo, si è specializzato all’Institute of Social Anthropology dell’Università di Oxford e al Research Institute for Humanistic Studies dell’Università di Kyoto. Dal 1976 ha svolto le sue ricerche sul campo in India e poi, in diversi anni, in Giappone. All’inizio ha studiato lo Shinto, analizzando i riti comunitari connessi alla coltivazione del riso. In seguito ha studiato la tradizione meditativa dello Zen. Si è poi concentrato sull’immaginario della morte e la ricerca dell’immortalità nelle pratiche ascetiche del Buddhismo esoterico tantrico. Più di recente studia le forme e i linguaggi mediatici con cui si esprime la religiosità contemporanea.

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Massimo Raveri

Da anni è impegnato nell’analisi dei problemi della convivenza di fedi diverse e del dialogo inter-religioso. Dal 2013 al 2019 ha organizzato e diretto due progetti dell’Unione Europea sui temi: “Intercultural Education Through Religious Studies” (IERS) e “The Study of Religions Against Prejudices and Stereotypes” (SORAPS). Fra le sue pubblicazioni più recenti: Ridere degli dei, ridere con gli dei, con M. Bettini e F. Remotti, Il Mulino, Bologna 2020. I linguaggi dell’assoluto, Mimesis, Milano 2018. Death and Desire in Contemporary Japan, con A. De Antoni, Edizioni Ca’ Foscari, Venezia 2017. Il pensiero giapponese classico, Einaudi, Torino 2014. Sentieri di illuminazione: il giardino Zen e la meditazione sul paradiso, Pacefuturo Edizioni, Biella 2013.