Dante, la pandemia, la Monarchia
L’incontro si terrà in modalità telematica sulla piattaforma zoom al seguente indirizzo:
https://us02web.zoom.us/j/87608204651?pwd=U0djUmE1WXoxSS8xeEhrbFdHM2pnZz09
ID riunione: 876 0820 4651
Passcode: 731500
e sarà consultabile anche sul canale youtube dell’associazione.
Dante scrisse la Monarchia quando era in esilio da diversi anni ma la sua esperienza politica, sia prima sia dopo il bando da Firenze nel 1302, durava da circa un ventennio. Non si tratta tuttavia di un’opera con intenti direttamente militanti, bensì di una riflessione teorica di portata universale, che si pone l’obiettivo di contribuire a cambiare il mondo proprio attraverso la conoscenza scientificamente fondata della realtà politica comune a tutto il genere umano. L’autore si propone come un teorico, addirittura come uno scienziato della politica, ma assume talvolta anche i toni profetici di colui che si sente investito della missione di svelare e far conoscere una verità fondamentale: che il genere umano dev’essere retto da un governo unico, globale, che egli chiama “monarchia temporale”, ma che era comunemente noto come “impero”.
Il senso dell’opera politica dantesca si coglie appieno solo se lo si colloca nel suo contesto storico e in stretta relazione con le vicende e le idee del suo tempo. Ma il nucleo profondo della sua intuizione politica non ha cessato di generare risonanze anche in epoche successive, che l’hanno raccolta e ripensata secondo canoni concettuali diversi. Oggi ci troviamo immersi e segnati da una tragica esperienza di carattere globale come la pandemia e rileggere la Monarchia di Dante, senza naturalmente chiederle risposte dirette, può aiutarci a collocare anche i nostri problemi in un oriz-
zonte di spazio e di tempo veramente globale.
