Giornaliste in Italia: le antenate
Ci sono giornaliste di talento da quando esistono i giornali. In Italia si segnalano già nel Settecento figure come Eleonora Pimentel Fonseca, che dirige il giornale politico-rivoluzionario Il monitore na-poletano, o come Elisabetta Caminer, direttrice del Giornale enciclopedico a Vicenza. Natural-mente non manca la stampa propriamente femminile: dal settecentesco La donna galante ed eru-dita, pubblicato a Venezia e diretto da Gioseffa Cornoldi, al Corriere delle dame di Carolina Lat-tanzi, che comincia a uscire a Milano nel 1804. Per non parlare delle firme di saper vivere o di co-stume sui grandi giornali, come Marchesa Colombi e Neera.
In questa conversazione attraverseremo quasi un secolo - dai moti indipendentisti del 1848 alla vigilia della Seconda guerra mondiale - non per tracciare la ricca e sorprendente geografia del gior-nalismo femminile, ma per mettere a fuoco alcune figure straordinarie, particolarmente innovative e dalla biografia romanzesca. Da subito, il giornalismo vive in simbiosi con l’attivismo politico e con la letteratura, ma non è né l’uno né l’altra. Perciò qui, tra le antenate che hanno operato in Italia, ho scelto quattro donne che hanno precorso i tempi anticipando modalità del giornalismo contem-poraneo e contribuendo a definirne forme e linguaggi. Come Margaret Fuller, prima corrispondente di guerra americana da Roma assediata dai francesi nel 1849; Jessie White Mario, inviata embedded nella spedizione dei Mille e autrice della prima vera inchiesta giornalistica sulla miseria di Napoli. E poi Matilde Serao, che fonda e dirige quotidiani portandoli al successo con l’uso sapiente della cro-naca, si mette al servizio del pubblico e fustiga le classi dirigenti post-unitarie. Per concludere con Irene Brin, che esordisce nel 1937 sull’Omnibus di Longanesi praticando quello stile brillante, carat-terizzato da tagliente ironia, che si affermerà pienamente nel dopoguerra diventando il tratto di-stintivo dei giornali di tendenza.
L'evento può essere anche seguito su ZOOM, cliccando QUI (>ID riunione 872 6747 5554 >Password 542956)
La conferenza sarà disponibile sul canale Youtube dell'Univeristà Popolare dal 26 gennaio 2023.