L'arte della traduzione
Tradurre: il mestiere del traduttore o, in questo caso, della traduttrice è senza ombra di dubbio un mestiere faticoso, di pazienza, come lo è ricamare o tessere. La questione è tuttavia se si tratti di arte oppure di mestiere, ossia di qualcosa di innato o di qualcosa che si apprende con la pratica, nel tempo.
Certamente non sempre si tratta dello stesso esercizio, ad esempio tradurre poesia è un’altra cosa rispetto al tradurre prosa, come lo è tradurre letteratura rispetto al tradurre un saggio. Tradurre poesia richiede conoscenze diverse: di metrica, di orecchio, di capacità nel cogliere le assonanze, le onomatopee, spesso irriproducibili e dunque perdute, o peggio ancora le rime.
E poi c’è sempre in agguato il possibile errore, recato dal fraintendimento o dalla non conoscenza. Non esiste nei codici il reato contro la lingua, anche se forse andrebbe introdotto d’ufficio, ex cathedra. Certo, sono stati commessi svariati reati contro la lingua. E l’uso dei dizionari, come quello dei codici, non ha mai impedito che si perpetrassero.