titolo conferenza:

L’esposizione regionale del 1903

(Progetto Identità culturale del Friuli)

 

Vi sono eventi che, per essere contraddistinti da una componente di tradizione su cui si innestano molteplici elementi di novità, segnano storicamente un momento di passaggio da un'epoca all'altra. La conferenza focalizzerà il caso particolare rappresentato dall'Esposizione Regionale svoltasi a Udine nel 1903 che costituì sia un'occasione per promuovere il meglio della produzione artigianale, manifatturiera e artistica della provincia friulana sullo scorcio del nuovo secolo, sia per dimostrare il livello di equiparazione conseguito dal territorio nei confronti del restante contesto nazionale, a quasi quarant'anni dalla raggiunta unità con l'Italia. All'interno dei padiglioni progettati da Raimondo
D'Aronco in sinuose linee Liberty, si raccoglievano beni, oggetti e opere d'arte che intendevano testimoniare il livello di sviluppo materiale e culturale raggiunto dal Friuli veneto (fino al corso del fiume Judrio) in quel periodo, attribuendo al territorio anche un ruolo di coordinamento delle spinte irredentiste che spiravano dalla zona transfrontaliera della Venezia Giulia. In una situazione storica così contradditoria si giocò il dibattito incentrato su una modernità culturale dai tratti sfuggenti che stentava ad affermarsi su un panorama genericamente rivolto al passato e in cui ogni ambizione innovativa appariva limitata dalla pedissequa osservanza di una tradizione che stentava a tramontare.

Vania Gransinigh

Dottore di ricerca in Storia dell’arte contemporanea, si è occupata di pittura e scultura italiane dell’Ottocento e del Novecento; tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano si ricordano i volumi Michelangelo Grigoletti, catalogazione completa delle opere dell’artista (con Gilberto Ganzer, 2007), la monografia Duilio Corompai (Korompaÿ) 1876-1952 (2012) e il volume dedicato a Carlo Sbisà edito dalla Fondazione CRTrieste (2014).

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Vania Gransinigh

Dal 2008 è conservatore dei Civici Musei di Udine e in questa veste ha curato le tre mostre dedicate a Giambattista Tiepolo (2009, 2010, 2011) all’interno del Progetto “Udine città del Tiepolo”. Dal 2011 è responsabile di Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine di cui ha progettato il nuovo allestimento e del quale cura la programmazione espositiva.