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L’impronta del genio. La visita di Einstein in Italia

L’incontro si terrà in presenza presso la Sala Gusmani, a Palazzo Antonini, Via Petracco, 8 e in modalità telematica sulla piattaforma Zoom al seguente indirizzo:

ID riunione personale 246 418 5834

Passcode X626uk

e sarà consultabile anche sul canale YouTube dell’associazione dal giorno seguente.

 

Nell’ottobre del 1921 Albert Einstein visitò per alcuni giorni l’Italia, su invito del matematico Federigo Enriques. Einstein era particolarmente legato al nostro paese in virtù dei lunghi periodi trascorsi da adolescente a Pavia e a Milano e, poi, degli stretti rapporti professionali intrattenuti con la comunità matematica italiana. Durante il suo breve soggiorno, tenne affollate lezioni a Bologna e a Padova, e visitò la sorella Maja a Firenze. Prima di ripartire, dedicò alla figlia di Enriques, Adriana, uno dei suoi pensieri più famosi e più citati: Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza sono un ambito in cui è permesso rimanere bambini per tutta la vita.

La visita italiana di Einstein ebbe una grande risonanza intellettuale e popolare: platee gremite, schiere di giornalisti al seguito, vivaci discussioni scientifiche e filosofiche. Nella conferenza sarà rievocato – sulla base anche di nuove ricerche – questo interessante episodio della nostra storia culturale, con una particolare attenzione al rapporto tra Einstein ed Enriques e alla figura di Adriana.

Vincenzo Barone

Vincenzo Barone, fisico teorico, insegna Meccanica quantistica all’Università del Piemonte Orientale ed è socio dell’Accademia delle Scienze di Torino. Svolge attività di ricerca nel campo della teoria delle particelle elementari, occupandosi in particolare di interazioni forti e di fisica dello spin ad alte energie. Negli ultimi anni il suo interesse si è rivolto anche alla storia della fisica del Novecento.

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Vincenzo Barone

Dirige il comitato scientifico di “Asimmetrie”, rivista dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e collabora con “Il Sole 24 Ore – Domenica”. Ha scritto decine di lavori specialistici, un manuale di relatività e vari saggi storico-filosofici e divulgativi, tra i quali: Albert Einstein. Il costruttore di universi (Laterza), La matematica della natura (con Giulio Giorello, il Mulino), L’infinita curiosità. Breve viaggio nella fisica contemporanea (con Piero Bianucci, Dedalo), E = mc2. La formula più famosa (il Mulino), Il Novecento in tasca. Scienza e cultura nel taccuino di Adriana Enriques (con Marco Ciardi, Hapax). Ha curato edizioni delle opere di Enrico Fermi, Albert Einstein, Henri Poincaré, Paul Dirac