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Le signore della voce: il mio teatro di resistenze femminili

Partendo dal volume che raccoglie i copioni e le immagini di È bello vivere liberi!, La semplicità ingannata e Sorry, boys, ragioneremo su come il teatro e la drammaturgia possano fornire originali spunti di riflessione sul tema degli stereotipi di genere che ancora ostacolano la vita e le scelte delle donne.

Resistenze femminili è un libro nato in occasione delle celebrazioni per il settantacinquesimo anniversario della Liberazione grazie alla allora Consigliera di parità della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Roberta Nunin che ha deciso di sostenerne la pubblicazione nel 2019.

I tre testi teatrali qui raccolti raccontano di chi, in tempi e luoghi diversi, ha escogitato nuove forme di resistenza a una società sbilanciata al maschile. Una società che opprime le donne e indubbiamente favorisce gli uomini ma, non per questo, permette neppure a loro di essere liberi.

Il libro sarà il pretesto per parlare, attraverso il passato, di chi prima di me ha scritto per il teatro aprendo uno spazio a drammaturghe e artiste. Un moltiplicatore di storie utili nel presente e forse anche in futuro per generare strategie sempre nuove e più efficaci di resistenza al patriarcato.

 

Marta Cuscunà

Marta Cuscunà è autrice e performer di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l'attivismo alla drammaturgia per figure. Nel 2009 vince il Premio Scenario per Ustica con È bello vivere liberi!, primo capitolo di Resistenze femminili, una trilogia di cui fanno parte La semplicità ingannata e Sorry, boys.

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Marta Cuscunà

Ne Il canto della caduta unisce l'immaginario ancestrale del mito di Fanes ai princîpi di animatronica utilizzati per manovrare i pupazzi. Earthbound è un monologo di fantascienza per attrice e creature meccaniche, ispirato all'ultimo saggio di eco-femminismo di Donna Haraway.

Nel 2021 diventa artista associata al Piccolo Teatro e partecipa alla trasmissione televisiva di Rai 3 La Fabbrica del mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, per la quale scrive e interpreta Corvi alla fine del mondo, mini serie in sei episodi dedicata ai temi dell’ecofemminismo.

Nel 2023 la serie esce dallo schermo con nuovi episodi e diventa uno spettacolo teatrale dal titolo Corvidae. Sguardi di specie co-prodotto dal MUSE - Museo delle Scienze di Trento. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies.