titolo conferenza:

Le signore dello schermo: Suso Cecchi D’Amico e le altre

“Per parlare di mia madre, io pensavo di raccontare prima di tutto il rapporto di Suso Cecchi D’Amico (1914-2010) con sua madre, Leonetta Cecchi Pieraccini (1883-1977), pittrice, che però già in vita pubblicò libri di ricordi assai pregevoli; poi il suo (di Suso) approdo anomalo alla scrittura, non supportato da una vera vocazione; quindi l'affinarsi della sua tecnica, all'interno dell'intreccio tra la letteratura e la vita familiare, che l'hanno sempre nutrita in eguale maniera; infine gli aspetti più squisitamente femminili del suo modo di lavorare e le sue amicizie femminili più rilevanti che sono notoriamente poche: oltre alle donne di famiglia – la sorella, le figlie, le nipoti e, fondamentale!, la nostra tata - ricorderei Anna Magnani (1908-1973), Silvana Mangano (1930-1989), Bruna Parmesan (1923-2020) e l'allieva Cristina Comencini (n. 1956)”.  

 

Caterina D'Amico

Nata Roma nel 1948. Figlia di Fedele d’Amico (storico e critico musicale) e di Suso Cecchi d’Amico (sceneggiatrice). Frequenta la Facoltà di Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Organizzatrice teatrale, assistente alla regia, conduttrice radiofonica, autrice di programmi televisivi, ha pubblicato saggi in riviste e volumi italiani e stranieri e diversi libri sulla messinscena teatrale, la moda e il costume.

Per saperne di più >>

Caterina D'Amico

Per quasi vent'anni è stata Preside della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 1996 al 2000 ha collaborato con Martin Scorsese, in qualità di produttore associato, a tutte le fasi della realizzazione del documentario sulla storia del cinema italiano My voyage to Italy. 

Nel 1998 è stata Socio Fondatore della Fondazione “Théatre des Italiens”, di cui è stata Presidente fino al 2002. Dal 2007 al 2010 è stata Amministratore Delegato di Rai Cinema.

Dal 2011 al 2014 è stata Direttore della Casa del Cinema di Roma. Dal 2013 al 2016 è stata Presidente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. È Consigliere della Fondazione Tirelli Trappetti e della Fondazione Zeffirelli. 

Ha dedicato molti anni allo studio dell’opera di Luchino Visconti, su cui ha scritto diversi saggi e volumi. Attualmente è il responsabile scientifico degli Archivi di Luchino Visconti, di Piero Tosi e di Vera Marzot conservati presso la Fondazione Istituto Gramsci; e dell’Archivio Franco Zeffirelli conservato presso la Fondazione Zeffirelli.