Natalia in casa Einaudi. Un solo nome tra molti cognomi
Inizia il ciclo di conferenze sulla letteratura al femminile ‘Le donne sulle donne’
L’incontro si terrà in modalità telematica sulla piattaforma zoom al seguente indirizzo:
https://us02web.zoom.us/j/88002619514? pwd=QXJoQnZPeG50SGh5RFpPQjQzRjRxZz09
ID riunione: 880 0261 9514
Passcode: 888465
e sarà consultabile anche sul canale youtube dell’associazione
Che le case editrici italiane siano state, fino a non molti decenni fa, ambienti maschili e maschilisti, sarebbe troppo facile da mostrare. Altrettanto facile sarebbe mostrare fino a che punto sia stato essenziale l’apporto di alcune donne in campo editoriale, fino ai livelli più elevati. Nel nostro incontro si parlerà di un unico caso, o meglio, di un unico prenome – «Natalia» – che a partire dal 1944 viene adottato, in casa Einaudi, tra i molti cognomi dei suoi «senatori»: i pochi cioè che come lei fanno parte del Consiglio editoriale. Come lei Natalia, che alla fine del 1944 comincia a lavorare per Giulio Einaudi editore dopo che nel febbraio di quello stesso anno ha perduto, ucciso a Regina Coeli dalle torture naziste, suo marito Leone Ginzburg.
