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Occhi, lingua, nomi. Dante in Primo Levi
(Progetto Identità culturale del Friuli )

Occhi, lingua, nomi: Dante in Primo Levi
A Primo Levi si deve la lettura più celebre di Dante nel Novecento italiano, consegnata al capitolo «Il canto di Ulisse» in Se questo è un uomo. Di là da quelle pagine memorabili (e dedicate alla memoria), Dante è onnipresente in Levi: lo è nello stesso suo modo di guardare la realtà e di darle una struttura narrativa, nella propensione a cogliere gli aspetti grotteschi – prima ancora di quelli demoniaci – del campo di sterminio, nella precisione e inventiva linguistica, infine nel gesto di
portare testimonianza per chi non possiede voce per offrirla in proprio, salvandone così il ricordo e il nome.
Raccontare Dante in Primo Levi, anche con l’aiuto di documenti rari, equivale a delineare il ritratto di un ricercatore di verità che fu un mercuriale uomo di scienza e uno scrittore di rango internazionale.

Domenico Scarpa

Domenico Scarpa è il consulente letterario del Centro internazionale di studi Primo Levi di Torino fin dalla sua fondazione nel 2008. Nel 2014 ha tenuto con Ann Goldstein la VI Lezione Primo Levi, In un’altra lingua / In Another Language, pubblicata nel 2015 da Einaudi in edizione bilingue italiano-inglese. Ha scritto le Notes on the Texts per The Complete Works of Primo Levi, apparsi nel 2015 presso Liveright, New York, a cura di Goldstein. Con Fabio Levi ha curato Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986 (di Primo Levi e Leonardo De Benedetti) e con Roberta Mori l’Album Primo Levi, pubblicati entrambi da Einaudi nel 2015 e nel 2017. La sua Bibliografia di Primo Levi 1937-2019 apparirà da Einaudi nel 2020. Scarpa ha inoltre curato il testo della lettura scenica Il segno del chimico. Dialogo con Primo Levi, allestita nel 2010 da Valter Malosti per il Teatro Stabile di Torino, e interpretata nel 2011 da John Turturro al Museum of Jewish Heritage di New York. Nel 2017 ha collaborato al documentario di Bruna Bertani Gli sci di Primo Levi, prodotto da Rai5. Nel 2019, in occasione del centenario della nascita di Primo Levi, ha curato la «condensazione scenica» di Se questo è un uomo, prodotta dallo Stabile di Torino, interpretata da Malosti e attualmente in tournée italiana.

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Domenico Scarpa

Scarpa ha insegnato nelle università di Napoli-L’Orientale e Milano-Bicocca, e presso il Middlebury College (Vermont). Dal 2007 al 2010 è stato ricercatore alla Scuola Normale di Pisa. Nel 2013 ha ottenuto una fellowship alla Italian Academy presso Columbia University, con un progetto di ricerca su Eugenio Montale. Attualmente è collaboratore esterno di alcune fra le più importanti case editrici italiane. Scarpa ha pubblicato monografie su Italo Calvino (1999), su Natalia Ginzburg (2010) e su Franco Lucentini (2011), e la raccolta di saggi Storie avventurose di libri necessari. Ha curato nel 2012 per Einaudi il terzo volume (Dal Romanticismo a oggi) della Grande Opera Atlante della letteratura italiana, diretta da Sergio Luzzatto e Gabriele Pedullà. Per lo stesso editore cura dal 1998 le opere di Natalia Ginzburg, e per Sellerio le nuove edizioni dei romanzi di Graham Greene. Ha inoltre curato per Adelphi opere di Cesare Garboli (La gioia della partita. Scritti 1950-1977, 2016, con Laura Desideri) e di Goffredo Parise (Gli americani a Vicenza, 2016), e l’edizione critica e commentata dell’epistolario Gadda-Parise («Se mi vede Cecchi, sono fritto». Corrispondenza e scritti 1962-1973, 2015). A cura di Scarpa sono di recente uscite nei «Meridiani» Mondadori le Opere di bottega di Fruttero & Lucentini, in due volumi, e da Feltrinelli (in collaborazione con Beatrice Pecchiari) le Interviste 1955-1993 di Giorgio Bassani. Per Neri Pozza curerà nel 2020 la nuova edizione di Guerra in camicia nera di Giuseppe Berto. Scrive per «Il Sole 24 Ore».