Luchino Visconti e lo scandalo fra Rocco e l'Arialda
L’opera di Luchino Visconti, per quanto nota, alle volte viene fraintesa perché in prima analisi a vincere è il forte segno estetico, la bellezza, la cura delle immagini che caratterizzano tutti i suoi lavori. E quindi - facilmente e con leggerezza - si può cadere nell’errore di ridurre tutta la sua opera a un enorme esercizio di stile (tesi, questa, dei pochi detrattori del grande cineasta milanese e legata a una certa fase politica).
Visconti è invece molto di più di un raffinato esteta: nei suoi lavori c’è un elemento forte, di rottura, di novità, e di scandalo mai fine a stesso che è interessante analizzare.
Uno scandalo che non si perde superando il momento di stupore e turbamento dello spettatore o la curiosità della stampa. Lo scandalo viscontiano (nello specifico nella messa in scena dell’Arialda di Giovanni Testori o di Tanto tempo fa di Harold Pinter, come nel film Rocco e i suoi fratelli) ha portato in realtà a polemiche, prese di posizione, azioni legali e confronti che hanno segnato il dibattito culturale del tempo.